STRASBURGO - La Corte dei diritti umani non ha accettato la richiesta di un nuovo pronunciamento presentata dal gruppo di cittadini italiani che a gennaio scorso fece condannare l'Italia per le emissioni dell'Ilva. I cittadini volevano rinviare il caso alla più alta istanza della Corte, la Grande Camera, per ottenere il riconoscimento della responsabilità dello Stato anche per i danni causati alla salute. La sentenza di condanna dell'Italia emessa all'inizio dell'anno diventa quindi definitiva.
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