(ANSA) - BRUXELLES, 13 OTT - La Gran Bretagna deve pagare il
conto del divorzio. Lo ha ribadito il presidente della
Commissione Ue Jean-Claude Juncker in un intervento con gli
studenti all'università di Lussemburgo. "Se sei seduto al bar e
ordini 28 birre e poi all'improvviso uno dei tuoi colleghi se ne
va senza pagare, questo non è fattibile, Devono pagare, devono
pagare", ha detto Juncker. E Londra deve pagare "non in un modo
impossibile, non sono in uno stato d'animo di vendetta, non odio
i britannici", ha detto Juncker, aggiungendo tra il serio e il
faceto che "noi europei dobbiamo essere grati alla Gran Bretagna
per molte cose, durante la guerra, prima della guerra, dopo la
guerra. Ovunque e in qualsiasi momento. Ma ora devono pagare".
Juncker ha quindi confermato che "non ci sono progressi
sufficienti" per il momento per passare alla fase di discussione
delle relazioni future tra Ue e Gran Bretagna.
Il Regno Unito "ha già chiarito" che intende onorare i suoi
obblighi finanziari nei confronti dell'Ue al momento del
divorzio sancito dalla Brexit. Lo ha ribadito tramite un
portavoce la premier britannica Theresa May replicando così
seccamente alla dichiarazione del presidente della Commissione
europea Jean Claude Juncker secondo cui Londra deve pagare il
conto del divorzio con Bruxelles prima di avviare i colloqui
sulle relazioni future con l'Unione. I dettagli - ha tuttavia
sottolineato il portavoce di Downing Street riferendosi al
quantum della fatidica cifra da pagare, vero oggetto del
contendere di questa fase negoziale - vanno d'altra parte
stabiliti al tavolo delle trattative.(ANSA).
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Brexit: Juncker, Gb ora deve pagare, no vendetta
Londra replica, 'già detto che onoreremo nostri obblighi'