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Avvocato Ue,legittimo no welfare a chi cerca lavoro estero

Lo Stato 'ospitante' può negare alcune prestazioni sociali

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 26 MAR - Negare alcune prestazioni sociali ai cittadini europei che vanno a cercare lavoro in uno Stato Ue di cui non hanno la cittadinanza, è legale: è quanto ha concluso l'avvocato generale della Corte di Giustizia Ue, Melchior Wathelet. Le opinioni dell'avvocato generale sono generalmente riprese dalle sentenze della Corte. "Tuttavia, quando la persona interessata vi abbia già esercitato un'attività lavorativa, tali prestazioni non le possono essere rifiutate automaticamente", precisa l'avvocato.

Secondo l'avvocato generale Wathelet, "un cittadino di uno Stato membro che si rechi sul territorio di un altro Stato membro e che vi soggiorni senza l'obiettivo di ricercarvi un lavoro può legittimamente essere escluso dalle prestazioni di assistenza sociale per preservare l'equilibrio finanziario del sistema di assistenza sociale nazionale". E "una tale esclusione è parimenti legittima, per le medesime ragioni, rispetto al cittadino di uno Stato membro che si rechi sul territorio di un altro Stato membro al fine di ricercarvi un lavoro".

L'avvocato generale ritiene invece che "le prestazioni non possano essere automaticamente rifiutate al cittadino di uno Stato membro che soggiorni da più di tre mesi sul territorio di un altro Stato membro e che ivi abbia svolto un'attività lavorativa".(ANSA).

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