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Grecia torna a chiedere risarcimenti danni nazisti

Ma Berlino risponde picche: questione è chiusa

Redazione Ansa

(ANSA) - ATENE, 11 MAR - La Grecia torna alla carica con la richiesta di danni di guerra alla Germania. Il Parlamento di Atene ha approvato all'unanimità la proposta del proprio Presidente, Zoe Constantopoulou, per la ricostituzione ed il rilancio di una Commissione Interparlamentare per la rivendicazione dei danni di guerra causati al Paese dai tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale, la restituzione del prestito forzoso fatto da Atene al III Reich (almeno 11 miliardi di euro odierni secondo un recente rapporto ufficiale ellenico) e il ritorno in Grecia delle antichità rubate dai tedeschi. Nel corso del dibattito il premier Alexis Tsipras ha affermato che la questione dei risarcimenti dei danni di guerra "è molto tecnica e delicata" ma è "un dovere andare sino in fondo". La Germania non ha mai pagato alla Grecia vere e proprie riparazioni generali di guerra che, secondo alcune stime, ammonterebbero a 70 miliardi di euro attuali. Negli Anni Sessanta Bonn si limitò a versare 115 milioni di marchi come forma di assistenza alla Grecia.

Il governo tedesco ritiene invece "chiusa politicamente e giuridicamente la questione delle riparazioni di guerra". Lo ha ribadito il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert, in conferenza stampa a Berlino. "La Germania è assolutamente consapevole della sofferenza arrecata a tanti Paesi nella seconda guerra mondiale, ma questo non cambia la posizione del governo sulle riparazioni", ha aggiunto Seibert. Anche le minacce sulle confische di beni tedeschi all'estero, avanzate dalla Grecia nei confronti della Germania nella rivendicazione sulle riparazioni di guerra - secondo Seibert - "non influenzano la nostra posizione" nel confronto sul programma di aiuti.(ANSA).

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