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Musica: Waters, The Endless River? Non lo ascolterò

Fondatore 'Pink Floyd' a Bruxelles dedica inedito a strage Gaza

Redazione Ansa

BRUXELLES - "The Endless River? Non lo ascolterò. Non ho più niente a che fare con loro". Roger Waters, fondatore e leader indiscusso dei 'Pink Floyd', replica infastidito al cronista che gli chiede un giudizio sul nuovo album, in uscita a novembre, opera di quello che è rimasto della sua storica band. Completo grigio, cravatta scura allentata su una camicia celeste, capelli brizzolati, ma ancora lunghi, l'autore di capolavori assoluti, da The Wall a Wish Were Here a The Dark Side of The Moon, è a Bruxelles, nella sede del Parlamento europeo, per offrire il suo appoggio alla causa palestinese, in qualità di 'giurato' del Tribunale Russell.

 

E proprio dedicato alla strage di Gaza presenta, voce e chitarra, alla sala dedicata a Renzo Imbeni dell'Eurocamera, in anteprima un suo pezzo inedito. Che racconta così: "Dopo queste storie toccanti - spiega con la voce roca ma ancora inconfondibile - vi propongo una nuova canzone che sarà nel mio prossimo disco: parla di un nonno e un nipotino. Il bambino racconta al nonno di avere avuto un incubo, un brutto sogno in cui bimbi come lui venivano uccisi. Il vecchio però cerca di calmarlo:'non è morto nessun bambino'. 'Qui no, replica il nipotino, ma da un'altra parte si'".

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