(ANSA) - BRUXELLES, 14 GIU - "Sulla nostra tavola vogliamo il
nostro olio, non quello tunisino". E' questo l'appello alla
Commissione Europea dei due europarlamentari dei Conservatori e
Riformisti Europei, Raffaele Fitto e Remo Sernagiotto, che
dicono NO alla proroga per altri due anni (2018/2019) di 35
tonnellate di olio (all'anno) tunisino e per questo, oggi a
Strasburgo, hanno presentato un'interrogazione.
"Solo nei primi mesi di quest'anno - scrivono Fitto e
Sernagiotto in una nota - secondo quanto riportato dalle
associazioni di categoria, il quantitativo di olio tunisino
esportato verso l'Ue è raddoppiato rispetto allo stesso periodo
del 2017. Considerando che il comparto olivicolo europeo, ed in
particolare quello italiano, anche a causa degli effetti
prodotti dalla Xylella fastidiosa, è stato caratterizzato da
basse rese".
Nell'interrogazione si chiede di sapere se un'eventuale
proroga è tecnicamente possibile o rappresenterebbe una
violazione del principio di "eccezionalità". Inoltre, gli
interroganti chiedono se non sia comunque il caso di procedere
prima di qualsiasi nuova decisione a una nuova e più
approfondita valutazione di impatto che illustri gli effetti
delle nuove possibili misure sul mercato interno e sulle
quotazione dell'olio prodotto nei nostri Stati membri.
Sulla questione martedì scorso fonti della Commissione
europea hanno fatto sapere che nuovi contingenti a dazio zero
per l'olio tunisino, semmai fossero accordati, farebbero parte
di un mini-pacchetto con concessioni reciproche che, comunque,
non sara' finalizzato di qui alla fine dell'anno.(ANSA).
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Olio: Fitto e Sernagiotto contro aiuti a Tunisia
'Intervento eccezionale non può diventare ordinario'