(ANSA) - ROMA, 26 MAR - Nessuna rivoluzione per la nuova
Politica agricola comune dopo il 2020, quanto piuttosto
un'evoluzione di alcuni suoi aspetti, dalla semplificazione,
all'equità, alla fine dei furbetti degli aiuti d'annata. Ora
però la partita vera si gioca sulle risorse finanziarie da
destinare al settore nel budget dell'Unione Europea che andranno
difese ad ogni costo. E il pericolo 'taglia-fondi' per
l'agricoltura si chiama Brexit. E' la proposta di riforma
presentata dall'europarlamentare Herbert Dorfmann (Ppe),
relatore in Commissione agricoltura della Pac, da dove prende il
via il suo road show che toccherà successivamente tutte le varie
capitali europee.
"L'agricoltura non può rimanere fregata due volte dalla
Brexit", ha detto Dorfmann, spiegando che il settore rischia di
pagare da una parte il buco finanziario lasciato dall'uscita
della Gran Bretagna e dall'altra di rimetterci sul fronte delle
esportazioni, visto che l'agroalimentare è tra i settori
maggiormente coinvolti e quindi colpiti. I fondi devono almeno
rimanere invariati, ha detto Dorfmann, nel ricordare che il
Parlamento europeo ha chiesto nella sua relazione un contributo
dell'1,3% del Pil.
Tra le principali proposte del rapporto Dorfmann c'è un
diverso calcolo degli aiuti diretti, basato oggi sulla
produzione in un periodo di riferimento, "assolutamente fuori
luogo", ma anche la sostituzione del greening (il sistema che
lega gli aiuti alla sostenibilità) con una nuova architettura
degli impegni ambientali. Riflettori puntati anche sul ricambio
generazionale, per dare la possibilità a tutti i giovani di
diventare agricoltori e "non solo quelli che ereditano i
titoli". Sì poi ad una redistribuzione equa degli aiuti tra gli
Stati che tenga conto delle differenze socio-economiche e dei
diversi costi di produzione, dalla terra al lavoro. Aiuti che
poi all'interno dei diversi Paesi devono andare solamente ai
veri agricoltori. "Bisogna farla finita con le rendite
ingiustificate cosa che accade in Italia - ha detto Dorfmann -
le risorse vanno date solo a chi fa davvero agricoltura". E se i
Piani di sviluppo rurale vanno semplificati, "troppi i soldi non
spesi", occorre mantenere le Organizzazioni comuni dei mercati
agricoli per frutta e verdura e vino. Grande 'sorvegliato
speciale' rimane il latte, settore da troppi anni in crisi che
deve essere stabilizzato.(ANSA).
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Dorfmann, giù le mani da Pac, agricoltura non paghi Brexit
Relatore presenta proposta di riforma. No rendite ingiustificate