(ANSA) - BRUXELLES, 21 NOV - Nel 2016 l'Italia è stato il
paese europeo che ha inviato il maggior numero di notifiche
originali e ha partecipato di più ai follow-up (scambi di
informazioni che seguono la notifica) al sistema Ue di allerta
rapido per alimenti e mangimi (Rasff). E' quanto emerge dal
rapporto Rasff 2016, che registra un aumento dell'attività del
sistema con oltre 10mila scambi di informazioni, notifiche
calate dell'1,8% e avvisi aumentati del 9% rispetto al 2015.
Le notifiche individuano possibili rischi nei materiali di
contatto con alimenti, mangimi o cibi che sono immessi sul
mercato nel paese notificante o alla frontiera Ue. Gli avvisi
sono le notifiche per cui il rischio è verificato e richiedono
un'azione rapida da parte di un altro paese membro. L'aumento
degli avvisi e il calo delle altre categorie di notifica, si
legge nel rapporto, "dimostra che i membri della rete stanno
progressivamente concentrando i loro sforzi sui casi che
richiedono un'azione rapida, aumentando così l'efficienza".
Anche l'Italia ha visto un calo generale delle notifiche e un
aumento degli avvisi rispetto al 2015.
Tra i paesi membri Ue la Spagna è stata origine dei prodotti con
il numero di notifiche maggiori, seguita da Polonia, Francia,
Germania, Olanda e Italia. Nell'Ue le notifiche più frequenti
nel 2016 hanno riguardato salmonella (prodotti originati in
India), mercurio nel pesce (Spagna), residui di pesticidi sopra
i limiti in verdura e ortaggi (Turchia) e aflatossine in diverse
tipologie di frutta secca e semi (da Iran, Turchia, Cina,
Egitto, Usa). (ANSA).
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Alimentare:Italia più attiva in Ue con sistema allerta Rasff
Pubblicato il rapporto per il 2016