Emilia Romagna

Smog: alunni liceo chiedono aria pulita

Tappezzano con cartelloni istituto: 'Ne abbiamo i polmoni pieni'

Redazione Ansa

"Ne abbiamo pieni i polmoni", "traffico no grazie". Con alcuni degli slogan che hanno caratterizzato lo sciopero globale per il clima capitanato da Greta Thunberg, gli studenti di un liceo di Bologna hanno tappezzato le pareti della scuola per chiedere aria pulita.

L'iniziativa è degli alunni del Liceo scientifico Sabin che sui muri di scuola hanno affisso grandi manifesti con slogan per riflettere sull'inquinamento atmosferico. Gli studenti, riferisce un insegnante, "sono preoccupati" perché hanno effettuato, con il supporto dei docenti, "diverse campagne autonome di misurazione delle polveri sottili e dell'ossido di azoto nei pressi della scuola" con risultati definiti "allarmanti".

I ragazzi hanno aderito a diverse campagne di misurazione. Una è quella della rete civica bolognese 'Aria Pesa', con la quale avevano rilevato nel 2017 valori di diossido di azoto (NO2) pari a 45,8 microgrammi per metro cubo e nel 2018 con valori pari a 42,3 microgrammi per metro cubo, valori "che si avvicinano in modo preoccupante ai valori massimi registrati dalle centraline Arpae" in città. Per una'altra campagna internazionale, 'Luftdaten', i ragazzi stessi hanno costruito un sensore per il monitoraggio delle polveri sottili PM10 e PM2,5, da cui sono emersi valori diurni (quando gli studenti si recano a scuola) quasi sempre superiori a quelli notturni. Una terza campagna è stata condotta utilizzando un misuratore di PM10 fornito da Legambiente, usato per due mattine di campionamento riscontrando valori "particolarmente preoccupanti. Ad esempio il 3 marzo - spiegano i promotori dell'iniziativa - nella fascia oraria dalle 9.23 alle 10.23 abbiamo rilevato un valore medio PM10 di 193 microgrammi per metro cubo. Abbondantemente superiore al valore limite di legge della media giornaliera che non dovrebbe superare i 50 microgrammi".

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