(ANSA) - FERRARA, 24 GEN - Un viaggio nel tempo che spazia
dal tramonto del Dominio Estense fino al Secolo dei Lumi: è
quello proposto dal Castello Estense dal 26 gennaio al 26
dicembre nella mostra 'Dipingere gli affetti-La pittura sacra a
Ferrara tra Cinque e Settecento', grazie all'emersione della
imponente Quadreria che riunisce le opere di proprietà dell'Asp,
Centro Servizi alla Persona di Ferrara, Masi Torello e Voghiera,
depositata nei Musei di Arte Antica. Un capitale artistico
pressoché sconosciuto ma di grande rilevanza storica, che
l'esposizione restituisce al grande pubblico. Al Castello
Estense torna così 'L'arte per l'arte', progetto del Comune
promosso in collaborazione con la Fondazione Ferrara Arte,
dedicato alla valorizzazione del patrimonio storico e artistico
della città reso inaccessibile dopo il sisma del maggio 2012. Le
tappe di questo itinerario condurranno al cospetto di due
importanti protagonisti della rivoluzione naturalistica di
inizio Seicento: Ippolito Scarsella, detto Scarsellino, e Carlo
Bononi.
Pittura sacra a Ferrara tra '500 e '700
Al Castello Estense riemergono tesori d'arte mai esposti