(ANSA) - BOLOGNA, 26 MAG - "Abbiamo in maglia rosa un
soggetto che, a volerla dire tutta, al Giro non avrebbe dovuto
esserci". Ad affermarlo, dopo l'exploit di Chris Froome nella
tappone alpino di ieri, è Ivano Fanini, patron della squadra
ciclistica Amore e Vita, da anni in prima linea nella lotta al
doping.
Fanini ripercorre la vicenda: "Abbiamo in gara un ciclista al
quale è stata riscontrata positività ad un controllo antidoping
nel corso della Vuelta di Spagna 2017 (che ha vinto) . E'
risultato aver assunto un antiasmatico, il Ventolin, in un
dosaggio di salbutamolo ben oltre i limiti consentiti.
Attenzione: non nega di averne fatto uso, ma si difende dicendo
di non aver fatto nulla di male. Insomma, era malato e doveva
curarsi. Infatti sventola la solita esenzione terapeutica che
consente agli atleti l'utilizzo di prodotti aventi anche effetto
dopante".
Giro, Fanini "Froome non doveva esserci"
"E' in gara uno trovato positivo al doping alla Vuelta 2017"