(ANSA) - BOLOGNA, 18 MAG - La prova mondiale di Ironman, a
Kona, nelle isole Hawaii, il sogno dei triathleti amatoriali di
ogni età, è raccontato dalla penna ironica di Cleto La Triplice,
pseudonimo di un avvocato bolognese che ha sviscerato, con un
linguaggio iperbolico e grottesco, vizi e debolezze di gran
parte dei praticanti di questa durissima disciplina multipla.
Il racconto (Kona-il mondiale di Ironman raccontato da Cleto
La Triplice, Ed.Del Faro, pagg.123), visto dagli occhi dello
scrittore, che insieme a due amici non più giovanissimi alla
gara ha, "in un modo o nell'altro", realmente partecipato, e che
alle Hawaii ha comunque "lasciato il cuore", in una sorta di
romanzo autobiografico.
Una storia di triathlon, di sentimenti, amicizia ("sebbene
con altri deficienti"), psicosi, monotoni allenamenti e vite
agonistiche, che solo chi sta loro accanto può comprendere
pienamente e che agli occhi del lettore sedentario, descrive in
modo iperbolico in tutta la "loro demenza" la vita "tragicomica"
dei protagonisti.
L'Ironman di Kona, di Cleto La Triplice
Con due amici non più giovani disputa la 'madre' del triathlon