(ANSA) - FORLI', 17 FEB - Il 15 ottobre 2017 l'87enne Alfonso
Benini fu trovato dai vicini in un lago di sangue nel giardino
di casa, a Cesenatico, nel Forlivese. Era stato ripetutamente
colpito al capo con un oggetto contundente, mai ritrovato, che
gli aveva procurato gravissime fratture e traumi. A lungo fra la
vita e la morte, le sue condizioni sono tuttora considerate
critiche.
Per l'aggressione e con l'accusa di tentato omicidio
aggravato dello zio, è finita in carcere la nipote, 56 anni,
residente nei pressi di San Mauro Mare. Le indagini dei
carabinieri, scartate presto le ipotesi di una caduta
accidentale o di un'aggressione per rapina, nonostante in un
primo tempo la vittima, che ha gravi problemi di vista, avesse
sostenuto questa tesi, si sono concentrate sui parenti e sulla
donna che da tempo lo accudiva. Alla base del gesto, ci
sarebbero motivi economici: la paura di essere esclusa dal
testamento e della revoca di una polizza vita di cui era
beneficiaria, dopo un tentativo, fallito, di far interdire
l'anziano.
Tentò di uccidere lo zio, arrestata
Aveva paura di essere esclusa dal testamento dell'anziano