Emilia Romagna

Merola non paga quota indennità a Pd

'Ma manterrò impegno di versare la cifra entro fine mandato'

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 5 DIC - "La Corte dei Conti mi ha condannato per la nomina di Marco Lombardelli a Capo di gabinetto. Una condanna pecuniaria che ho appena pagato di tasca mia in un'unica soluzione. Per questo ho la necessità di rivedere le mie spese private". Dopo le polemiche scoppiate nel Pd, il sindaco di Bologna Virginio Merola ha spiegato così la richiesta di sospendere il pagamento della quota del 10% della sua indennità al partito. La notizia che il sindaco si stava sottraendo al principio, previsto dallo statuto, secondo cui tutti gli eletti devono versare al partito una percentuale della loro indennità era stata anticipata dall'edizione bolognese del Resto del Carlino.
    "Sono e resterò iscritto al Partito Democratico - aveva chiarito su Facebook il primo cittadino - e concluderò il mio mandato di sindaco alla scadenza naturale del 2021. Ho informato il segretario Francesco Critelli della disdetta del versamento mensile al partito e gli ho anche comunicato che manterrò l'impegno di versare la cifra entro il mandato".
   

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