Emilia Romagna

Killer studiava geroglifici e morse

Esame oggetti per impronte. Trovata traccia altro pregiudicato

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 9 AGO - Una mappa del cielo, un opuscolo per studiare i geroglifici con all'interno un foglietto per imparare il linguaggio morse, ma anche due settimane enigmistiche dell'anno Duemila e una bottiglia di 'Limoncetta di Sorrento'. Oggetti, oltre a viveri e un mini-kit per medicarsi, che Igor Vaclavic alias Norbert Feher custodiva nel Fiorino rubato e abbandonato l'8 aprile a Molinella, su cui i Carabinieri del Ris di Parma hanno isolato nove impronte digitali riconducibili agli alias dello straniero, accusato di due omicidi tra Bologna e Ferrara. Dalla relazione degli specialisti dell'Arma depositata a maggio si evince anche che su un dizionario italiano-spagnolo, oltre ad impronte di 'Igor', è stata repertata anche un'unica traccia riconducibile ad un altro pregiudicato presente negli archivi. Si tratta di un dominicano, che da tempo sarebbe stato ascoltato sui rapporti con il latitante e tenuto sotto controllo, senza che emergessero elementi utili a rintracciare il killer.
   

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