Emilia Romagna

Aemilia: imputati, fuori i giornalisti

L'accusa è di 'linciaggio mediatico', i giudici si pronunceranno

Redazione Ansa

(ANSA) - REGGIO EMILIA, 17 GEN - Gli imputati del maxi-processo di 'Ndrangheta 'Aemilia', in corso da dieci mesi a Reggio Emilia, chiedono che il dibattimento si celebri di fatto a porte chiuse, senza giornalisti e scolaresche. La richiesta, con riferimento ad un "linciaggio mediatico" cui sarebbero sottoposti, è stata fatta per conto anche di altri da Sergio Bolognino, ritenuto dall'accusa uno dei capi dell'organizzazione di tipo mafioso. I giudici si pronunceranno nelle prossime udienze, ma intanto il processo è proseguito con pubblico e media presenti.
    Intanto sul tema ha preso posizione il Movimento 5 Stelle, con una nota firmata dal senatore Luigi Gaetti, vicepresidente della commissione antimafia, da Giulia Sarti, capogruppo M5S in commissione antimafia e dalla deputata Maria Edera Spadoni: "Alla loro arroganza rispondiamo con un 'No' grande una casa e rilanciamo la richiesta della diretta online di tutte le sedute".
   

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