(ANSA) - MILANO, 6 MAR - Sempre più attenzione al vino con
interventi meno invasivi possibile in vigna e in cantina: è
quanto presentato da Live Wine al Palazzo del Ghiaccio di Milano
nella sua edizione 2019, che ha attratto 2.500 visitatori.
Circa 800 sono stati gli operatori (ristoranti, enoteche,
sommelier professionisti, distributori internazionali), più di
160 gli espositori con 17 banchi dedicati al cibo. Il Salone
internazionale del vino artigianale ha permesso di conoscere da
vicino i vini e il lavoro appassionato di viticoltori che
praticano metodi biologici o biodinamici in vigna e vinificano
senza additivi. Un approccio che vuole ottenere un vino che sia
reale espressione del territorio di provenienza, dell'annata e
della sensibilità del produttore.
Al centro di questa edizione due territori d'eccezione: la
rinomata Alsazia con i suoi splendidi vini spesso aromatici e il
Roero, che negli ultimi anni sta vivendo una nuova stagione
anche grazie al lavoro di una giovane generazione di vignaioli.
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Vino: a Milano si ripete il successo di Live Wine
In 2.500 al Salone internazionale dei produttori 'artigianali'