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Vino: dal Bugiardo al Lussurioso la Valpolicella di Buglioni

Presentati a Milano i vini dell'azienda di Mariano Buglioni

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 28 GIU - Bugiardo, Lussurioso, Imperfetto, ma anche Ruffiano e Narcisista. Mariano Buglioni li ha chiamati così i suoi vini e li ha portati a Milano dalla Valpolicella per far conoscere la sua passione per il vino iniziata nel 1993, quando è passato dal settore tessile a quello vinicolo. L'azienda conta attualmente 46 ettari di vigneto coltivato direttamente con le varietà tradizionali autoctone di Corvina, Corvinone, Rondinella, Molinara e i recenti impianti di Oseleta, Croatina e la bianca Garganega. Il tutto a Corrubbio di San Pietro a Cariano, cuore della Valpolicella. La produzione è di 240 mila bottiglie, di cui il 18% consumato direttamente nelle locande e osterie del 'Bugiardo' in giro per la Valpolicella, mentre all'estero il mercato principale è la Svizzera ma anche l'Usa e il Canada.

Il terreno, leggero e ricco di scheletro e le attente tecniche di potatura e controllo in vigna, permette di ottenere uve di altissimo pregio, parte delle quali destinate all'appassimento per la produzione dei vini più corposi e strutturati. Come il Valpolicella Ripasso "Bugiardo" presentato in degustazione. Il nome deriva dal commento di un famoso sommelier dopo averlo degustato "se non è un Amarone è un vino bugiardo". Detto fatto, il commento diventa provocazione e un po' sfida, stile che caratterizza Buglioni. In degustazione anche i Doc classico e Superiore "Valpio" 2016 e "Imperfetto" 2015 due caratteri diversi, entrambi in grado di accompagnare il consumatore all'ingresso in Valpolicella. Per trovare infine il "Lussurioso" Amarone classico 2013 che rappresenta con pienezza la morbida complessità al palato e gli intensi sentori al naso. In apertura è stato presentato anche il Molì 2016, un Rosè rifermentato in bottiglia con metodo ancestrale, che strizza l'occhio ai millennials e all'arrivo dell'estate.

(ANSA).

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