(ANSA) - ROMA, 7 FEB - "Sostenete le ragioni dell'agricoltura
italiana di qualità", era l'appello che l'Associazione Nazionale
Città del Vino lanciò ai candidati alle elezioni politiche del
2013. Ma oggi come allora l'agricoltura, la vitivinicoltura,
l'enoturismo, la gestione sostenibile dei territori e
dell'ambiente sono raramente al centro del dibattito e men che
meno presenti nella campagna elettorale che porterà al nuovo
Parlamento il prossimo 4 marzo. Così i sindaci delle Città del
Vino, rete di 450 Comuni italiani a vocazione vitivinicola,
mandano un appello ai partiti e ai candidati per rimettere al
centro del dibattito i grandi temi cari all'Associazione fin
dalla sua nascita nel 1987. E lo fa con un articolato documento
spedito alle segreterie dei partiti e pubblicato online sul sito
dell'Associazione.
"Ci attendiamo nei programmi politici - sottolinea il
presidente delle Città del Vino, Floriano Zambon - un'agenda che
metta in cima alle cose da fare l'innovazione tecnologica, lo
sviluppo dell'enoturismo e il sostegno a un'agricoltura di
qualità come risorse economica, ambientale, occupazionale. E che
riconosca anche il ruolo dei Comuni come presidio del
territorio, assegnando poteri speciali per rigualificarlo".
Sull'innovazione tecnologica per il marketing dei territori, tra
le proposte delle Città del Vino un progetto di comunicazione
integrata sul web e una rete di touch screen nei 450 Comuni
associati. C'è poi la richiesto di sostegno al Terzo settore
anche con l'associazionismo di prodotto tipico delle Città
d'Identità (Città del Vino, Città dell'Olio, Città del Tartufo,
etc). C'è la necessità di un Osservatorio Nazionale
dell'Enoturismo, più volte caldeggiato dalle Città del Vino come
strumento di monitoraggio e sviluppo di un comparto del turismo
che può raggiungere numeri decisamente più alti di quelli
registrati finora (un giro d'affari di 2,5/3 miliardi di euro e
14 milioni di visite enoturistiche, secondo l'ultimo rapporto
Città del Vino/Università di Salerno).(ANSA).
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Città del vino,Italia enoica scompare in campagna elettorale
Zambon, poteri speciali ai piccoli Comuni per riqualificare