(ANSA) - ROMA, 27 GEN - Il Prosciutto di San Daniele a
denominazione gira pagina, col nuovo Disciplinare di produzione
della Dop presentata a Roma. La proposta di modifica del
Disciplinare di produzione, approvata dalla Regione
Friuli-Venezia Giulia, è stata pubblicata sulla Gazzetta
Ufficiale della Repubblica Italiana dal Ministero delle
Politiche agricole alimentari e forestali. Tra le novità,
l'introduzione nel Disciplinare di un peso massimo di 17,5 kg e
di un peso minimo di 12,5kg per le cosce fresche impiegate nella
preparazione del Prosciutto di San Daniele; altrettanto nuovo è
il limite fissato per il peso del prosciutto stagionato (massimo
12,5 kg, minimo 8,3 kg). Anche il periodo di stagionatura viene
aggiornato, passando da 12 mesi a 400 giorni; ristretto inoltre
il range del contenuto di sale (non inferiore a 4,3% e non
superiore a 6%). Cambia poi l'alimentazione dei suini che
rientrano nel circuito della Dop: l'ulteriore attenzione verso
il loro benessere si traduce in una dieta a base vegetale e
ricca di cereali nobili, ma anche nell'incremento delle quantità
di cereali e soia, utili al miglioramento della salute degli
animali.
"La revisione del Disciplinare, un nostro atto volontario
unilaterale - spiega Mario Cichetti, direttore generale del
Consorzio del Prosciutto di San Daniele - è frutto di un
processo lungo e doveroso di cui il Consorzio si è fatto
promotore attivo in relazione ai cambiamenti sempre più
importanti che l'intera filiera si trova ad affrontare.
L'obiettivo, fin dalla nostra istituzione, è sempre stato quello
di promuovere, valorizzare e tutelare il Prosciutto di San
Daniele. Ancora oggi, quindi, continuiamo a lavorare nella
direzione della trasparenza e chiarezza attraverso azioni
concrete quali l'intervento sul Disciplinare e il nuovo sistema
di tracciabilità delle vaschette di preaffettato".
Quale requisito preliminare di conformità, il nuovo
Disciplinare esplicita con maggiore chiarezza le caratteristiche
genetiche dei suini ammessi alla Dop con indicazione delle liste
di tipi genetici idonei e non idonei. Questa precisazione si è
resa necessaria alla luce dei recenti sviluppi nel campo della
ricerca genomica e ha l'obiettivo di operare un controllo sempre
più stringente di tutte le possibili combinazioni per l'incrocio
riproduttivo, nonché specificare il divieto di utilizzo di tipi
genetici non indicati nel Disciplinare. Contestualmente, è stata
introdotta una banca dati genetica stilata direttamente dal
Mipaaf per una più efficace azione di controllo con finalità
antifrode e anticontraffazione del tipo genetico.
E' stato inoltre necessario aumentare i pesi massimi delle
carcasse (e, di conseguenza, il peso dei suini da vivi) in
seguito all'evoluzione avvenuta nel corso degli anni della
popolazione dei suini allevati in Italia, la cui massa corporea
è cresciuta naturalmente in seguito al miglioramento delle
condizioni di allevamento, ad una più appropriata alimentazione
e a condizioni sanitarie ottimali per la loro crescita.
Pertanto, il nuovo Disciplinare chiarisce i concetti di "suino
pesante" e "pesi elevati", con modifiche che riflettono oggi le
classi di peso ottenibili sulla base della Tabella dell'Unione
Europea.(ANSA).
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Prosciutto San Daniele, nuove norme per alimentazione suini
Anche periodo stagionatura aggiornato, cala il contenuto di sale