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Dazi: Consorzio Parmigiano, rischio perdita da 360 milioni

Per il re dei formaggi gli Usa sono secondo il mercato di sbocco

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 2 OTT - Per il Re dei formaggi, il Parmigiano Reggiano, si prospetta pesante il conto del verdetto odierno del Wto che ha stabilito che gli Usa potranno imporre dazi ai Paesi europei per 7,5 miliardi di dollari come compensazione per gli aiuti illegali concessi al consorzio aeronautico Airbus. "Gli Usa - sottolinea il presidente del Consorzio di tutela del Parmigiano Reggiano Nicola Bertinelli - sono il nostro secondo mercato estero, dopo la Francia. Attualmente vendiamo negli States un totale di 10 milioni di chilogrammi di Parmigiano. E il prezzo medio si attesta a 40 dollari al kg. Se con l'introduzione di tariffe rincarate il prezzo salirà a 60 euro al Kg, stimiamo perdite del 90% del giro d'affari negli Stati Uniti. Il che significa dover trovare nuovi spazi di mercato per 9 milioni di Kg. Il tutto chiedendosi: che c'entriamo noi con gli aiuti giudicati illegali a Airbus? Una diatriba che ora viene fatta pagare a un Paese terzo.".

''Il sistema Parmigiano Reggiano da' lavoro - ricorda ancora il presidente del Consorzio Bertinelli - a 50mila persone ed è uno dei motori di segno positivo dell'economia italiana".

Inoltre, sottolinea ancora, "per la produzione di forme di Parmigiano Reggiano e di Grana Padano viene trasformato il 40% dell'intera produzione di latte italiano". Secondo i due Consorzi 400.000 forme di Parmigiano Reggiano e Grana Padano, senza più sbocco in America, peserebbero tremendamente sugli altri mercati, a cominciare da quello italiano''. Intanto, conclude Bertinelli, ''si guarda con preoccupazione alla commissione statunitense Dsd che tra una decina di giorni dovrebbe esprimersi su come rastrellare questi 7,5 miliardi che gli Usa potranno imporre dazi agli europei''. Ma a tremare sono i produttori di prodotti simbolo della tavola italiana le cui esportazioni negli Usa valgono 4,2 miliardi euro.(ANSA).

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