(ANSA) - ROMA, 23 LUG - Storo, borgo prealpino fondato dal
popolo Retico, fra le Dolomiti Trentine, il fiume Chiese, il
lago di Ledro verso Madonna di Campiglio, il 30 settembre
tornerà ad ospitare la quarta edizione del festival della
polenta. Giornata di assaggi, con carnet di tickets, dedicata
all'oro giallo di Storo, considerato eccezionale per polenta e
gallette. Storo sempre più "distretto" della farina di
granoturco, ma soprattutto sempre più bandiera di una cultura
dell'alimentazione tradizionale, piatti tipici, storia e cultura
di un territorio all'insegna di un unico brand: la pannocchia di
granoturco che a Storo si chiama Grano Nostrano. L'edizione
2018 punta sul binomio granoturco e castagne e vedrà
protagonista anche il grande paiolo di Roncone che sforna mille
fette. A giudicare "le migliori polentate del 2018" sarà una
giuria di esperti, nutrizionisti e appassionati di storia e
cultura culinaria. Storo è la capitale della polenta italiana,
un piatto povero che si arricchisce di ingredienti e novità,
grazie all'impegno dei Polenter della proloco, del Comune, del
consorzio turistico Bim Chiese e della Coop Agri90. Attese per
la giornata oltre 2000 presenze.
Giampietro Comolli, giurato a Storo, rivaluta il valore
nutritivo e alimentare della polenta: ''Il vero valore di una
"polentata", piatto povero e diffuso, sta nella sua grande
stagionalità di consumo, nelle universali modalità di cottura,
nella creatività di salse, sughi, intingoli e aggiunte varie che
variano da borgo a borgo e che completano un piatto già di per
se stesso cultura gastronomica. Senza dimenticare l'importanza
di coltivare terreni difficili e di montagna, di creare lavoro e
reddito attraverso il recupero di cibi antichi e il non spreco
che ci insegnano le genti della montagna (in questo caso
lombardo-trentine). La "polenta" è un alimento con quasi 250
anni di storia, inserita a buon titolo nel sistema alimentare
della Dieta Mediterranea riconosciuta dall'Unesco, ma
espressione anche di una più energetica "dieta continentale". La
polenta è un piatto che lega la salubrità derivante dalla farina
"tutto fare", dal colore giallo-oro-rossa dei chicchi del
Nostrano,un cereale naturalmente senza glutine, ideale per
sfornare anche croccanti gallette (alternativa al pane) e
morbidi biscotti. E' questo il mix dieta-salubrità-energia che
caratterizza la antica storia nutrizionale delle nostre alte
colline-montagne. Un mix di dieta mediterranea e dieta
continentale che esprime un sano equilibrio''.(ANSA).
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Festival della cultura della polenta torna a Storo
A settembre nel "distretto" trentino della farina di granoturco