(ANSA) - BOLZANO - Oltre 300 frutticoltori hanno partecipato
a Cles alla 23/a edizione della giornata tecnica "La
frutticoltura delle Valli del Noce", organizzata dalla
Fondazione Edmund Mach. Cimice asiatica, sicurezza in campagna,
gestione dell'erba lungo il filare al controllo delle malerbe
nel frutteto con i risultati di prove sperimentali con prodotti
alternativi o complementari al glifosato sono stati i principali
temi affrontati nel corso dell'appuntamento, organizzato in
collaborazione con il Consorzio Melinda e Apot.
In riferimento alla cimice asiatica, l'appello ai cittadini
lanciato da Fem per la raccolta degli insetti ha visto fino ad
oggi la consegna di oltre 3.000 esemplari che serviranno a
riprodurre la vespina samurai in attesa del completamento
dell'iter burocratico relativo all'autorizzazione del rilascio
in pieno campo. La presenza di cimici autoctone è stata più
rilevante in media e alta Val di Non mentre la cimice asiatica
si trovava prevalentemente in bassa Val di Non in prossimità
delle aree a bosco e lungo i corsi d'acqua.
L'assessore all'agricoltura Giulia Zanotelli, intervenuta in
apertura, ha ricordato le tappe che hanno portato alla
costituzione del "Piano cimice", il primo a livello nazionale.
Se tutto andrà bene e l'iter di autorizzazione sarà completato,
in primavera si potrà procedere al lancio in pieno campo
dell'insetto antagonista della cimice asiatica, anche se una
situazione di equilibrio non potrà essere raggiunta in poco
tempo, ma ci vorrà qualche anno.(ANSA).
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300 frutticoltori a giornata Fondazione Mach su Piano Cimice
Finora sono state raccolte e consegnati 3.000 cimici asiatiche