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Olio: industria, il sottocosto scredita prodotto e filiera

Assitol chiede un incontro con la ministra Bellanova

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 15 NOV - ''Le vendite di olio extra vergine sottocosto offendono la dignità dei lavoratori e delle imprese serie, mettendo in difficoltà l'intera filiera olivicolo-olearia''. E' la denuncia di Assitol, l'Associazione Italiana dell'Industria Olearia che, in coincidenza con l'inizio della campagna 2019-2020, chiede alle istituzioni di intervenire sul fenomeno, che svaluta la reputazione dell'olio, trattato come una commodity di poco prezzo. "Vogliamo interrompere una spirale perversa - spiega Anna Cane, presidente del Gruppo olio d'oliva dell'Associazione - che ha screditato negli anni un prodotto straordinario, dal punto di vista sensoriale e salutistico. Chiediamo quindi un incontro alla Ministra delle Politiche Agricole Bellanova, per porre fine al moltiplicarsi delle vendite sottocosto". L'aggravarsi di questa tendenza ha portato sempre più giù i prezzi, trasformando l'extra vergine in un ''prodotto civetta'', ovvero messo sul mercato a poco prezzo per attirare i consumatori nei punti vendita.

Inoltre "il sottocosto provoca ricadute negative sui redditi - rileva ancora la presidente Cane - di tutti gli attori della filiera: nessuno degli operatori coinvolti, dagli olivicoltori alla trasformazione fino alle nostre aziende di confezionamento, è adeguatamente remunerato''. E la spinta al ribasso dei prezzi rende sempre meno conveniente coltivare olive, produrre olio e confezionarlo. "Questo spiega perché, come spesso lamentato anche dal comparto agricolo, il prezzo al consumatore finale, nella maggior parte dei casi, non copre i costi di produzione", continua la presidente del Gruppo olio d'oliva di Assitol.

''Intervenire per fermare il fenomeno - conclude la presidente degli imprenditori - è ormai irrinunciabile. Le previsioni positive sulla produzione italiana e la tendenza ad un prezzo più competitivo nei prossimi mesi, ci fanno temere il ricorso selvaggio al sottocosto. Chiediamo alla Ministra Bellanova un incontro, per porre fine ad una pratica che colpisce lavoratori e aziende nel loro impegno quotidiano e impoverisce l'attività dell'intero comparto".(ANSA).

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