Inoltre "il sottocosto provoca ricadute negative sui redditi - rileva ancora la presidente Cane - di tutti gli attori della filiera: nessuno degli operatori coinvolti, dagli olivicoltori alla trasformazione fino alle nostre aziende di confezionamento, è adeguatamente remunerato''. E la spinta al ribasso dei prezzi rende sempre meno conveniente coltivare olive, produrre olio e confezionarlo. "Questo spiega perché, come spesso lamentato anche dal comparto agricolo, il prezzo al consumatore finale, nella maggior parte dei casi, non copre i costi di produzione", continua la presidente del Gruppo olio d'oliva di Assitol.
''Intervenire per fermare il fenomeno - conclude la presidente degli imprenditori - è ormai irrinunciabile. Le previsioni positive sulla produzione italiana e la tendenza ad un prezzo più competitivo nei prossimi mesi, ci fanno temere il ricorso selvaggio al sottocosto. Chiediamo alla Ministra Bellanova un incontro, per porre fine ad una pratica che colpisce lavoratori e aziende nel loro impegno quotidiano e impoverisce l'attività dell'intero comparto".
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