(ANSA) - ROMA, 9 SET - Si prospetta un anno difficile per le
industrie italiane della trasformazione del pomodoro: le cattive
condizioni climatiche di maggio e di luglio hanno ritardato di
oltre una settimana l'avvio della campagna, andando ad incidere
in maniera significativa sulle rese agricole e su quelle
industriali, e stanno rallentando le consegne e conseguentemente
l'attività di trasformazione facendo lievitare notevolmente i
costi aziendali. A fare il punto sugli effetti del maltempo
nelle colture dell'''oro rosso'' è l'Anicav, Associazione
nazionale industriali Conserve Alimentari Vegetali.
In particolare, lamenta Anicav, i continui "stop and go" degli
impianti e l'allungamento della campagna stanno causando aumenti
dei costi energetici e le minori rese industriali, legate
all'esigenza di utilizzare maggiori quantità di materia prima
per riuscire a garantire gli elevati standard qualitativi,
stanno avendo un impatto rilevante sui costi di produzione.
Le aziende, inoltre, in particolare nel bacino Centro Sud, per
venire incontro alle difficoltà del mondo agricolo causate dalle
minori rese, stanno, di fatto, riconoscendo agli agricoltori un
prezzo della materia prima maggiore rispetto a quello
contrattato: maggiori costi che le industrie difficilmente
riusciranno a recuperare. "Al momento è difficile fare
previsioni sul prosieguo della campagna che, nella prima
settimana di settembre, registra un avanzamento di circa il 60%
dei quantitativi contrattati. - precisa Antonio Ferraioli
Presidente dell'Anicav - Tuttavia considerato l'incremento,
anche se minimo, degli ettari messi a coltura, sulla base delle
superfici ancora da raccogliere e delle rese agricole di
periodo, è ragionevole ipotizzare una produzione finale
nazionale non inferiore a quella dello scorso anno, pur con le
incognite climatiche legate al mese di settembre".(ANSA).
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Annata si prospetta difficile per industria del pomodoro
Anicav, aumenti dei costi energetici e minori rese industriali