(ANSA) - ROMA, 2 AGO - Dopo una campagna risicola che nel
complesso si è caratterizzata per una sostanziale debolezza dei
prezzi all'ingrosso dei risoni, attestati a fine giugno su
valori più bassi rispetto allo scorso anno, la parte conclusiva
ha messo in evidenza dei rialzi per alcune delle principali
varietà, con aumenti a partire dalle ultime rilevazioni di
giugno per i risoni da interno e gli Indica. E' quanto emerge
dall'analisi sul mercato risicolo compiuta dalla Camera di
Commercio di Pavia in collaborazione con Borsa Merci Telematica
e relativa al secondo trimestre dell'anno.
Rispetto al generale andamento negativo, tra le principali
varietà di risone ha fatto eccezione il Carnaroli, i cui valori
a giugno hanno fatto segnare una crescita del +7,4% rispetto a
marzo e del +28,3% rispetto all'avvio di campagna a settembre
2015. Nonostante le variazioni di segno positivo osservate nel
trimestre, su base annua i prezzi hanno mostrato ancora un
divario negativo (-14,2% a giugno). Per i risoni Indica, la
dinamica negativa dei prezzi della varietà Thaibonnet, già
osservata in avvio di 2016, è ulteriormente proseguita nel
secondo trimestre dell'anno, con l'unica eccezione dei rialzi
avvenuti nelle ultime rilevazioni di giugno. Conseguentemente le
quotazioni si sono mantenute più basse rispetto al 2015 (-12,7%
a giugno). Tra le altre varietà, sono proseguiti invece i
ribassi per i risoni del gruppo Medio, con i prezzi del Lido che
ad inizio giugno hanno toccato di fatto i minimi pluriennali.
Ribassi nel secondo trimestre anche per i risoni del gruppo
Tondo, con l'unica eccezione del Selenio che ha chiuso la
campagna evidenziando dei rialzi sia ad aprile (+3,9% su base
mensile) che a maggio (+3,2%).
Sul fronte del commercio con l'estero, i dati relativi ai
primi quattro mesi del 2016 hanno mostrato ancora una crescita
dell'import italiano di riso semilavorato e lavorato, cresciuto
rispetto allo scorso anno del 16,3% in volume e del 3,2% in
termini monetari. Un risultato su cui ha pesato la crescita
degli arrivi dalla Cambogia (+89,7% su base annua), divenuto
primo paese fornitore dell'Italia. Un primato, quello della
Cambogia, avvenuto a scapito della Thailandia, le cui spedizioni
verso l'Italia sono comunque cresciute (+33,8%) nei primi
quattro mesi del 2016, e dell'India, da cui, al contrario, è
giunto un quantitativo inferiore di riso lavorato (-5%).(ANSA).
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Riso: Bmti, rialzi dei prezzi in chiusura di campagna
Confronto con 2015 rimane negativo. Carnaroli in controtendenza