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Unione olio di palma, inchiesta Altroconsumo è fuorviante

Test non attendibili su prodotti infanzia e merendine

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 22 GIU - Confonde il consumatore e può creare allarmismo l'inchiesta realizzata da Altroconsumo sui dodici prodotti di grandi marche tra merendine, biscotti, latti per la prima infanzia e patatine fritte consumati da bambini e adolescenti, tutti con olio di palma, che conterrebbero contaminanti a rischio (3-MCPD e GE) nelle quantità abitualmente consumate, superando la dose giornaliera tollerabile indicata dall'Efsa. Lo fa sapere, in una nota, l'Unione Italiana per l'Olio di Palma Sostenibile, secondo la quale i test non sono attendibili. ''L'indagine - si legge nella nota - avrebbe dovuto porre a confronto prodotti contenenti vari oli e grassi vegetali e animali, dal momento che tali sostanze si formano nella raffinazione e, in generale, nel trattamento termico di tutti gli oli e i grassi sia vegetali che animali; solo cosi si sarebbe potuto offrire un contributo obiettivo e completo, soprattutto ai consumatori''.

L'Unione fa notare che nell'inchiesta sono stati analizzati solamente prodotti con olio di palma; che mancano le indicazioni sul metodo di analisi utilizzato e sul laboratorio coinvolto e che vengono date indicazioni ai consumatori di non comprare più prodotti contenenti olio di palma. Inoltre, l'Unione fa presente che l'inchiesta di Altroconsumo rischia di non aiutare il consumatore a capire come stanno le cose, non fornendogli informazioni obiettive sulla base della quali farsi una propria idea sul tema, anche perchè l'Efsa, nel suo recente parere tecnico destinato alla Commissione Europea e non al consumatore, ha preso in considerazione i contaminanti ''3MCPD e GE'' e non l'olio di palma. (ANSA).

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