(ANSA) - ROMA, 11 NOV - "L'indagine Guarinello sostiene e
rafforza l'immagine del vero prodotto italiano e dimostra che la
legge Mongiello, meglio conosciuta come salva olio made in
Italy, funziona perché dà a inquirenti ed investigatori gli
strumenti necessari per indagare contro chi danneggia l'economia
di uno dei settori più importanti dell'agroalimentare italiano".
Lo dichiara David Granieri, presidente di Unaprol, alla
conferenza stampa indetta da agenzia Ice per promuovere la
collettiva italiana all'esposizione sul food di Shanghai.
Nel 2014 la Cina ha importato olio di oliva in totale per
oltre 153 milioni di dollari, ma il consumo di olio di oliva,
oggi, è appena l'1% di tutto l'olio consumato nel Paese; quindi
- sottolinea Unaprol - vi sono ampi spazi di manovra per
conquistare nuove quote di mercato. Nell'ultimo decennio, il
prodotto è stato protagonista di una crescita costante in
termini di importazioni e di consumi, anche se ultimamente la
crescita ha rallentato a causa della crisi che ha spostato
l'attenzione dei consumatori verso oli di semi più convenienti
rispetto all'olio di oliva e alla categoria più pregiata degli
extra vergine di oliva.
"Il valore di oltre il 90% delle importazioni - afferma
Claudio Pasqualucci, direttore dell'ufficio dell'agenzia Ice di
Shanghai - proviene da un gruppo di quattro Paesi produttori nei
quali l'Italia è al secondo posto dopo la Spagna e prima di
Grecia e Turchia".
In Cina vi è una modesta produzione olivicola che sta
attirando l'attenzione dei consumatori locali, "anche se quelli
con più potere di acquisto preferiscono oli importati dai paesi
tradizionalmente produttori, come quelli italiani - ha concluso
Pasqualucci - perché ritenuti qualitativamente superiori".
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Olio: Unaprol, indagine Guariniello rafforza made in Italy
Legge Mongiello funziona. Con Ice andremo a esporre a Shanghai