(ANSA) - MILANO, 01 AGO - Galline libere di razzolare tra
piante secolari, costruire i nidi nei tronchi degli alberi e
prendere bagni di terra e di sole. Si nutrono di granaglie
certificate, frutta e verdura bio e delle proteine che fornisce
un sottobosco di castagni.
Tutto ciò in Valtellina a 600 metri di altitudine, per avere
le uova più naturali che si possano ottenere e che arrivano nel
piatto entro 24 ore dalla deposizione.
Daniel Canzian, chef pluripremiato e allievo prediletto di
Gualtiero Marchesi, utilizza da tempo le "uova di selva",
associando la sua cucina gastronomica e ricercata, all'utilizzo
di prodotti semplici e tipici.
"È il momento - sottolinea Canzian - che la cucina italiana
guardi agli ingredienti italiani e ne faccia un simbolo. Alcuni
chef sono omologati all'utilizzo delle stesse materie prime,
bisogna distinguersi".
Nella carbonara di Canzian, il guanciale è prodotto a Oggiono
e lo spaghetto viene da Gragnano, patria della pasta. Made in
Italy in purezza.
(ANSA).
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Uova di selva per la carbonara
Quando i grandi chef scelgono il territorio