(ANSA-AP) - ROMA, 27 SET - La sopravvivenza delle aragoste
potrebbe essere a rischio se le acque dell'oceano continueranno
a riscaldarsi al ritmo attuale. È la conclusione di uno studio
americano, pubblicato su ICES Journal of Marine Sciences,
condotto nelle acque del Maine, uno degli Stati a stelle e
strisce più rinomato per la pesca di aragoste.
Gli scienziati hanno rilevato che le larve di questi
crostacei fanno fatica a sopravvivere se allevate in acque più
calde di 5 gradi Fahrenheit (circa 2,8 gradi centigradi in più)
rispetto alle temperature attuali del Golfo del Maine. Una
differenza che è pari al riscaldamento stimato per il 2100, per
la stessa area, dal Pannello intergovernativo dell'Onu sui
cambiamenti climatici.
I ricercatori hanno scoperto che acque più acide non
influiscono granché sullo sviluppo delle larve di aragoste. Al
contrario l'aumento di temperatura ha effetti maggiori: da un
lato in acque più calde le larve crescono più rapidamente -
fattore che potrebbe essere d'aiuto nei confronti dei predatori
- ma dall'altro si registra una mortalità maggiore: poche larve
sopravvivono.
Una brutta notizia non solo per l'ambiente ma anche per tutta
l'industria locale che ruota intorno alle aragoste. Le prime
avvisaglie sono visibili soprattutto a sud di Cape Cod: la pesca
di aragoste è scesa a circa 1500 tonnellate nel 2013, un crollo
dal picco di quasi 10 mila tonnellate registrato nel 1997.
(ANSA-AP).
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Gli oceani più caldi fanno male alle baby aragoste
Studio, le larve crescono più velocemente ma non sopravvivono