(ANSA) - ROMA, 15 MAG - A poco più di un anno
dall'etichettatura d'origine per il grano della pasta cresce del
20% il valore del frumento duro in Italia. E' quanto emerge da
un'analisi di Coldiretti, in relazione all'accordo siglato da
Filiera Agricola Italiana e il pastificio Casa Milo di Bitonto
per la fornitura già da quest'anno di grano 100% pugliese, che
permetterà di produrre pasta secca e fresca certificata da Fdai
(Firmato dagli Agricoltori Italiani).
A sostenere le quotazioni è il boom delle paste 100% di grano
italiano, sottolinea la Coldiretti, ma anche il crollo delle
importazioni dal Canada per le preoccupazioni relative all'uso
del glifosato in preraccolta, secondo modalità vietate in
Italia.
Il risultato è che quest'anno mancheranno all'appello oltre 1
milione di tonnellate di frumento duro nel bilancio produttivo
mondiale, secondo le previsioni del ministero dell'Agricoltura
canadese che si attende un raccolto mondiale di 36,7 milioni di
tonnellate, il 3,5% in meno rispetto al dato di produzione
dell'ultima annata. Quanto all'accordo triennale tra Fai e
pastificio Casa Milo prevede per il grano duro un prezzo minimo
garantito che tiene conto dei costi di produzione e un premio
qualità per i coltivatori per arrivare a coprire un fabbisogno
di oltre 7 milioni di chili. Le migliori varietà di grano duro
selezionate dalla Società italiana sementi dei Consorzi Agrari
d'Italia verranno coltivate dagli agricoltori sul territorio
pugliese che, spiega Coldiretti, produce più di 1/4 di tutto il
frumento duro italiano. (ANSA).
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Con l'etichetta sulla pasta il grano italiano vale +20%
Coldiretti, produzione mondiale cala di 1 milione di tonnellate