(ANSA) - ROMA, 4 MAG - Da oggi a Roma, e all'aeroporto di
Fiumicino, si beve Caffè Vergnano 1882, la miscela dedicata
dalla torrefazione di Chieri (Torino) alle caffetterie.
L'apertura nella capitale segue di una settimana quella a
Napoli, nel piazzale della stazione, e anticipa di poco quella a
Casoria. "A Napoli ci hanno accolti molto bene - ha detto Enrico
Vergnano, responsabile del canale horeca Italia - nonostante lo
'scippo' di Higuain. E a Roma inauguriamo anche con la
partecipazione della nostra clientela internazionale. Siamo a
Roma già dal 2016 con un deposito e due agenti ma l'apertura di
un locale nostro è il risultato dello sforzo degli agenti. Siamo
100, mi sento parte del gruppo vendita. E come azienda - ha
sottolineato ancora il giovane imprenditore - abbiamo già
superato la soglia delle 120 caffetterie nel mondo, ma
l'obiettivo è arrivare a 150 entro nel 2018. E' un progetto
ambizioso per una azienda familiare come la nostra, ma siamo già
sulla buona strada. Punto forte l'atmosfera del bar
all'italiana, dove è possibile prendere sia un espresso al volo
sia sostare al tavolino". "Roma per noi - ha detto, entusiasta,
Carolina Vergnano, responsabile dell'export aziendale - è un po'
una consacrazione. E' l'incontro del nostro marchio, molto
sabaudo, con i cittadini della capitale e i turisti. Roma per
noi è un ponte con il mondo, e vogliamo portare all'estero
l'esperienza del caffè autenticamente italiano".
Nel 2016, la quarta generazione di Caffè Vergnano ha
registrato un incremento del giro d'affari del 7 con un
fatturato di 75,5 milioni di euro e 140 dipendenti. L'azienda,
prima a produrre capsule compatibile con quelle Nespresso e nota
per aver vinto il contenzioso con la multinazionale grazie una
tecnologia alternativa che di fatto ha aperto anche ad altri
produttori la vendita su scaffale, è oggi attiva nella
formazione di baristi a cui è dedicata l'Accademia. E vanta
diverse collaborazioni con Eataly in Italia e all'estero. (ANSA)
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Caffe' Vergnano 1882 approda a Roma e aeroporto Fiumicino
Azienda familiare piemontese punta a 150 caffetterie entro 2018