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La Cina e l'iPhone rallentano Apple, calano i ricavi

Piano di buyback da 110 miliardi. Scende anche l'utile

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 03 MAG - I ricavi e l'utile di Apple calano nel secondo trimestre dell'esercizio fiscale confermando il momento difficile di Cupertino, alle prese con la frenata delle vendite di iPhone e il rallentamento in Cina. Nonostante la flessione, però, i risultati sono migliori delle attese e mettono le ali ai titoli Apple a Wall Street, dove arrivano a guadagnare fino al 6,2%. A spingere è anche l'autorizzazione dal parte del consiglio di amministrazione di un piano di buyback fino a 110 miliardi di dollari e l'aumento del 4% del dividendo a 25 centesimi. I ricavi sono scesi del 4,3% a 90,75 miliardi, mentre l'uitle netto è calato del 2,2% a 23,6 miliardi. "Non vediamo l'ora degli importanti annunci della prossima settimana e dell'incredibile Worldwide Developers Conference il prossimo mese. Come sempre siamo concentrati a offrire i migliori prodotti e servizi per i nostri clienti, nel rispetto dei valori che ci guidano", ha detto l'amministratore delegato Tim Cook. I ricavi dai servizi - fra i quali l'App Store, l'Apple TV e Apple Pay - sono saliti del 14% al record di 23,8 miliardi. Le vendite di iPhone sono invece calate del 10,5% a 46 miliardi di dollari, mentre quelle dei dispositivi Apple che si indossano sono scese del 9,6% a 7,91 miliardi. In calo anche i ricavi dell'iPad e del Mac, diminuiti rispettivamente a 5,91 e 6,79 miliardi. In Cina le vendite sono diminuite dell'8,1% a 16,37 miliardi a causa della crescente concorrenza di Huawei. Pechino sta incoraggiando il trend di rivalsa di Huawei e lo scorso anno ha imposto il divieto di uso dell'iPhone per i funzionari pubblici sul posto di lavoro. (ANSA).
   

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