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Cellule in movimento osservate per la prima volta dal vivo

All'interno dell'organismo, con la tecnica con cui si osservano le stelle

Il midollo spinale di un embrione di pesce zebra, nel quale i nuovi neuroni si formano in diversi colori in modo che il loro sviluppo possa essere seguito (fonte: T. Liu et al./Science 2018)

Redazione Ansa

"Spiate" in 3D e con un dettaglio senza precedenti, per la prima volta le cellule vengono osservate 'dal vivo' e in piena attività all'interno dell'organismo, mentre nuotano nel sangue o corrono nell'orecchio di un pesce zebra, uno dei pesci più studiati nei laboratori di biologia e genetica. E' possibile utilizzando una tecnica molto simile a quella adottata da tempo dagli astronomi per osservare stelle e pianeti. Il grande risultato, pubblicato sulla rivista Science, e' stato possibile grazie allo strumento messo a punto negli Stati Uniti, presso l'Istituto di Medicina Howard Hughes, e formato da due microscopi in uno.

Cellule dell'orecchio di un pesce zebra (fonte: HHMI)

I microscopi tradizionali sono troppo lenti per seguire il ritmo delle cellule in attivita', che oltretutto vengono illuminate con una luce da migliaia a milioni di volte piu' intensa di quella del Sole nel deserto e che potrebbe modificarne il comportamento.


Cellule nel cervello di un pesce zebra (fonte: HHMI)


Per superare questi problemi i ricercatori guidati da Eric Betzig hanno combinato due tecnologie: la prima e' quella della cosiddetta ottica adattiva, che permette agli astronomi di eliminare le turbolenze dell'atmosfera terrestre per vedere in modo chiaro oggetti distanti come stelle e pianeti; la seconda sfrutta un reticolo di luce delicata per ottenere immagini delle cellule in 3D e ad alta risoluzione.


Cellule dell'occhio di un pesce zebra  (fonte: HHMI)

Il risultato e' stato straordinario: per la prima volta diventa possibile seguire una cellula tumorale che nuota nel sangue e cerca di farsi strada attraverso la parete del vaso sanguigno, oppure si può rincorrere una cellula immunitaria mentre guizza nell'orecchio di un pesce zebra, raccogliendo particelle di zucchero lungo il percorso.


Cellule in movimento nel midollo spinale di un pesce zebra (fonte: HHMI)

I ricercatori stanno gia' lavorando ad una versione piu' economica e di dimensioni piu' contenute: è un passo assolutamente necessario per consentire un uso più diffuso della nuova tecnica, considerando che attualmente il microscopio occupa un tavolo lungo piu' di 3 metri

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