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Recovery Fund: Speranza, non sarà un piano per l'emergenza

Ma progetto di riforme. Problemi della sanità nascono da lontano

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 10 SET - "Non presenteremo un piano per l'emergenza ma un progetto di riforme per il prossimo decennio.
    Abbiamo l'opportunità di portare insieme riforme e investimenti, siamo di fronte a un inedito". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, in audizione davanti alla Commissione Affari sociali della Camera in merito alle priorità nell'utilizzo del Recovery Fund.
    "Limiti e difficoltà della sanità italiana non figli solo di questa tempesta ma vengono da lontano. La pandemia ha evidenziato problemi strutturali che nascono da lontano" e figli degli "tagli degli anni passati", ha sottolineato. In primis è "cambiato il contesto epidemiologico, con una società con più anziani ha visto l'esplosione delle cronicità", "abbiamo livelli di assistenza variegati" e "un ritardo nei processi di digitalizzazione". Inoltre "negli anni passati è stata ridotta l'assistenza ospedaliera ma senza aumentare quella sul territorio". Investire sul territorio significa promuovere l'idea di "sanità di prossimità, di una sanità circolare al cui centro c'è il cittadino paziente". Territorio significa anche, ha ricordato il ministro, investire su hospice, strutture di riabilitazioni, strutture psichiatriche, rsa, così come servizi di prevenzione. Tra le priorità evidenziate dal ministro in audizione, "innovare in logica green le strutture sanitarie, lavorare sulla sicurezza strutturale, sul recupero della mobilità passiva tra regioni e sviluppare i servizi di emergenza urgenza". Inoltre, dobbiamo anche trovare strumenti per attirare investimenti da parte di aziende internazionali". Tutti i progetti, ha concluso Speranza, "saranno caratterizzati da elevati livelli tecnologici, teleassistenza e telemedicina".
    (ANSA).
   

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