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Coronavirus: test su interferon, rafforzerebbe immunità

In Australia parte un nuovo studio

Redazione Ansa

(ANSA) - SYDNEY, 7 MAG - Ricercatori australiani stanno sperimentando un farmaco usato per trattare la sclerosi multipla, l'interferon, una proteina presente in natura che rafforza il sistema immunitario e aiuta l'organismo a combattere le infezioni, per verificare se rende meno contagiosi verso altri i malati di Covid-19. Il Telethon Kids Institute di Perth guida la prima sperimentazione al mondo sull'efficacia dell'interferon nel fermare il contagio da Cvid-19. Il CoCo Study, abbreviazione di ContainingCoronavirus, punta a contenere il virus somministrando un tipo di interferon a pazienti infettati e a persone da essi contattate, per ridurre lo spargimento virale, da parte di contagiati asintomatici o prima della comparsa dei sintomi - spiega il direttore dell'Istituto, Jonathan Carapetis. "Sappiamo che le persone infettate da questo virus lo diffondono e sono contagiose fino a cinque giorni prima di sviluppare sintomi e per le settimane successive, il che contribuisce alla diffusione della pandemia", ha detto a The Australian. "Vogliamo verificare se la somministrazione di interferon a persone risultate positive e a chi è stato recentemente in contatto con esse, possa fermare la diffusione del virus". Altri ricercatori in Australia sono impegnati a reclutare per la sperimentazione altri 260 tra casi confermati di contagio e loro contatti diretti. "La tempistica di questo studio è cruciale - aggiunge Carapetis - poiché con il graduale allentamento delle restrizioni vi è più probabilità di sacche di contagi. Poiché la sperimentazione CoCo si concentra sulla riduzione della trasmissione virale, i risultati ci forniranno una successiva strategia, al di là delle quarantene e dell'isolamento, per fermare le insorgenze prima che abbiano inizio. Questo a sua volta servirà a prepararci ad altre sacche di insorgenza".
   

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