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Consulta: Ncc, illegittimo obbligo rientro dopo ogni corsa

Lo ha stabilito la Corte costituzionale con la sentenza n. 56

Ncc a Roma

Redazione Ansa

Chi svolge il servizio di noleggio con conducente (NCC)non può essere obbligato a rientrare in rimessa prima di cominciare ogni prestazione.
    Lo ha stabilito la Corte costituzionale con la sentenza n. 56 depositata oggi (relatrice Daria de Pretis) spiegando che quest'obbligo comporta un irragionevole aggravio organizzativo e gestionale per il vettore NCC, costretto sempre a compiere "a vuoto" un viaggio di ritorno alla rimessa. Inoltre, secondo la Corte l'obbligo è sproporzionato rispetto all'obiettivo di assicurare che il servizio sia rivolto a un'utenza specifica e non indifferenziata,poiché la necessità di ritornare ogni volta in sede per raccogliere le richieste che lì confluiscono può essere superata -senza interferire con il servizio di taxi-grazie alla possibilità,prevista dalla stessa legge,di utilizzare gli strumenti tecnologici.
   

“Crediamo - afferma Uber Italua - che tale decisione rappresenti un primo passo verso la modernizzazione della legge che regola i trasporti privati in Italia. Ci impegniamo ad essere un partner di lungo termine delle città italiane e a lavorare con i taxi e gli NCC per costruire insieme il futuro della mobilità”.

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