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Unicef ricorda Audrey Hepburn, instancabile sostenitrice

Goodwill Ambassador dal 1988 'è ancora un modello'

Redazione Ansa

 "Sono passati 30 anni dalla morte di una delle più straordinarie e generose Goodwill Ambassador dell'UNICEF, Audrey Hepburn. Audrey è stata un'instancabile sostenitrice dei diritti dei bambini e delle bambine ed è ancora un modello di forza e passione per tutti noi", ha dichiarato Carmela Pace, Presidente dell'UNICEF Italia. Poco dopo essere diventata Goodwill Ambassador dell'UNICEF nel 1988, Audrey è stata in missione in Etiopia, dove anni di siccità e conflitti civili avevano causato una terribile carestia. Negli anni successivi, ha compiuto una serie di missioni sul campo con l'UNICEF, visitando un progetto per il vaccino antipolio in Turchia, programmi di formazione per le donne in Venezuela, iniziative per i bambini che vivevano e lavoravano per strada in Ecuador, progetti per la fornitura di acqua potabile in Guatemala e Honduras e programmi di alfabetizzazione radiofonica in El Salvador. Ha visitato scuole in Bangladesh, interventi per i bambini più poveri in Thailandia, iniziative per la nutrizione in Vietnam e campi per bambini sfollati in Sudan. L'incredibile impegno di Audrey Hepburn a favore dei più vulnerabili non si è interrotto neanche nel corso dell'ultimo periodo di vita, durante la malattia, quando la Goodwill Ambassador dell'UNICEF ha continuato a incontrare gli sguardi dei bambini più vulnerabili in altre diverse missioni sul campo in Somalia, Kenya, Regno Unito, Svizzera, Francia e Stati Uniti.

“Posso testimoniare cosa significhi l’UNICEF per i bambini, perché sono stata fra quelli che hanno ricevuto cibo e soccorso medico subito dopo la Seconda Guerra Mondiale (..) Come centinaia di migliaia di altri bambini olandesi, sono sopravvissuta all'ultima guerra con una salute molto cagionevole, a causa di anni di malnutrizione, e l'UNICEF è intervenuto subito dopo la liberazione, come fa ora in tutti i tipi di emergenza, con cibo, vestiti, medicine e coperte”. aveva detto la Hepburn, il cui impegno  a favore dei più vulnerabili non si è interrotto neanche nel corso dell’ultimo periodo di vita, durante la malattia, quando la Goodwill Ambassador dell’UNICEF ha continuato a incontrare gli sguardi in altre diverse missioni sul campo in Somalia, Kenya, Regno Unito, Svizzera, Francia e Stati Uniti. “E'  una sensazione meravigliosa. È come un premio per me, verso la fine della mia vita”, aveva detto Audrey Hepburn.

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