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Capelli d'autunno 2018, tagli medi e permanente. Flashdance fa ancora tendenza

Roberto D'Antonio, il parrucchiere al tempo di Instagram

Redazione Ansa

Libertà e sobrietà, non guardare alle icone, alle star sul red carpet, alle instagram stories che durano un attimo, semmai ricordarsi di quelle del passato, della storia del cinema, che sono durate nel tempo e ancora ispirano e che ci evocano un look d'epoca da reinterpretare in chiave contemporanea. Detto da Roberto D'Antonio, parrucchiere tra i più affermati, che consiglia lo star system italiano da Valeria Golino a Sabrina Ferilli, da Carolina Crescentini a Alba Rohrwacher, incluso Paolo Sorrentino e Fiorello, va preso come una pillola di saggezza. "Innamorarsi di vecchie immagini, penso agli anni '80 ma non solo, e reinventarle con la massima libertà che abbiamo oggi nel vestire, nelle acconciature o nel make up. Il contemporaneo è ibrido, un mix di stili da giocare secondo la personalità o il momento ed è un grande lusso rispetto ai codici, alle regole dei look di un tempo", dice in un'intervista ad ANSA LIFESTYLE sugli hair trend della nuova stagione.

 Libertà è anche nel colore, ci sono i temporanei con cui giocare anche solo per uno shampoo senza danni per i capelli (la tecnologia ormai è avanzatissima, secondo le richieste del mercato), i colori forti 'innaturali' da provare come divertimento, "ma io apprezzo soprattutto i castani soft”. Le tendenze oggi le detta instagram, comprese quelle dei capelli, così soprattutto giovanissimi e millennials smart si presentano con la foto di qualche influencer “ma – osserva D’Antonio, haistylist partner Kerastase e Shu Uemura- il rapporto one-o-one, che è quello tra il parrucchiere e i suoi clienti, quell’entrare in empatia per consigliare cosa è meglio, essere una sorta di ‘tutor’ è qualcosa di insostituibile. Il taglio, lo stile e il colore sono personali, si scelgono nell’ambito di un rapporto che è ascolto, consulenza, e in cui la moda del momento ci può entrare molto relativamente. Cambiare look, per una donna in particolare – aggiunge – può essere un momento di fragilità che non si può lasciare ai social per quanto ormai facciano parte della nostra vita. Obiettivo è sempre sentirsi a proprio agio”.
Personalizzazione a parte, ogni stagione, se non altro per esigenze di mercato e rinnovamento, ha comunque le sue tendenze: per i tagli, sull’onda del recupero degli anni ’80 per abiti e accessori, Roberto D’Antonio indica “lunghezze medie, al collo, una testa vaporosa e con la permanente” non certo quella di un tempo che rovinava i capelli ma tecnologicamente avanzata a oltre cento anni dalla prima permanente inventata dal parrucchiere tedesco Karl Ludwig Nessler nel 1906. La chimica c'è sempre, non potrebbe essere diversamente, ma tanti sono gli ingredienti di protezione della struttura del capello, come l'aloe vera e le proteine della seta, con un risultato meno sfibrato e crespo, più ondulato ed elastico. Del resto le beach waves permanenti cosa altro sono se non una riviisitazione sotto altro nome della 'permanente'? 

Dietro l’angolo insomma c’è la Jennifer Beals di Flashdance.

Consigliando tante donne – a Roma nel suo salone in pieno centro e nel blow dry bar che ha appena aperto nella spa dell’Hotel Eden - quale pensa sia il prossimo traguardo sul tema hair? “L’importanza della salute dei capelli che va curata esattamente come ormai sappiamo di dover fare con le creme per la pelle. Il nuovo passo sono le creme anti-age sulle chiome esattamente come mettiamo l’anti-age sul viso”.

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