Dalle Regioni

Antimafia: Bindi replica a sindaco Aosta

Non abbassare guardia.Bene Antimafia in Comune, spero in Regione

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 25 OTT - "Non ho mai paragonato i calabresi agli 'ndranghetisti. Non amo generalizzare e non l'ho fatto neppure durante la missione della Commissione parlamentare Antimafia in Val D'Aosta, il 19 ottobre scorso". Con queste parole, in una lettera, la presidente della Commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi risponde al sindaco di Aosta, Fulvio Centoz, secondo il quale le parole della presidente dell'Antimafia "forse sono state un pò improvvide".
    "Ho letto sull'Ansa il Suo commento sulla nostra missione ad Aosta e ritengo opportuno sgombrare il campo da improvvide quanto inutili strumentalizzazioni", chiarisce subito Bindi.
    "Nella conferenza stampa, al termine dei nostri lavori - osserva Bindi nella missiva - mi sono limitata a riferire il dato, acquisito nel corso delle audizioni, sull'alta percentuale di residenti calabresi nella regione e sulla presenza, documentata dalle indagini della Dda di Torino, di elementi collegati alle cosche calabresi dei Nirta di San Luca, dei Facchineri di Cittanova, degli Asciutto-Neri-Grimaldi di Taurianova, dei Torcasio di Lamezia Terme, dei Pesce di Rosarno e dei Mommoliti di Oppido Mamertina. Tutti nomi che dovrebbero richiedere un comportamento più vigile della politica locale e delle istituzioni, e la consapevolezza che anche in Val d'Aosta non si può abbassare la guardia". "Considero perciò una buona notizia, la disponibilità, annunciata oggi nel corso del Consiglio comunale, di istituire una commissione antimafia del Comune di Aosta. Mi auguro - conclude Bindi - lo faccia anche la Regione ripristinando la commissione speciale creata a suo tempo, come avevamo chiesto anche nell'incontro al Senato con tutte le Commissioni antimafia regionali". (ANSA).
   

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