Dalle Regioni

In preghiera volontari e vittime usura

Nel giorno di S.Matteo Apostolo, patrono Fondazioni antiusura

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 26 SET - Per la prima volta in occasione della Festa di San Matteo Apostolo, Patrono delle Fondazioni Antiusura oltre duecento volontari insieme ad alcune vittime di usura e di azzardo, alle persone, alle famiglie e ai rappresentanti di imprese indebitate, si sono uniti nella preghiera contro l'usura e l'azzardo e la conversione degli usurai a Pompei. Hanno pregato con loro il Rosario "Contemplare con Maria il volto di Cristo nei poveri, vittime dell'usura e dell'azzardo", guidato dal Presidente della Consulta Antiusura Mons. Alberto D'Urso, presso il Pontificio Santuario della Beata Vergine di Pompei, anche gli avvocati, i commercialisti, i notai, gli ex bancari, gli ex giocatori d'azzardo, che quotidianamente a titolo di volontariato, prestano il loro servizio professionale nelle 29 Fondazioni riunite nella Consulta Nazionale Antiusura. E' stato un momento di condivisione di esperienze, sofferenze e speranze molto intenso dal punto di vista spirituale, ma anche umano. I volontari e le tante persone che vivono nella povertà hanno vissuto anche la conoscenza, la vicinanza e la solidarietà dei cittadini e dei pellegrini della Basilica di Pompei che si sono raccolti con loro nella preghiera. Il Rosario e la Santa Messa sono stati animati dai volontari delle Fondazioni dell'Italia centro-meridionale, di Napoli, Bari, Gaeta, Avellino, Castellamare di Stabia, Matera e Foggia, in unione spirituale con le altre Fondazioni italiane che hanno organizzato nei territori analoghe iniziative .
    Secondo i recenti dati in possesso delle Fondazioni Antiusura in Italia, e non solo, oggi c'è un vistoso incremento di vittime dell'usura e dell'azzardo (le famiglie in condizione di povertà assoluta in Italia sono circa 2 milioni, quelle in povertà relativa sono intorno ai 3 milioni e gli italiani "malati" di azzardo sono circa 900 mila e 2 milioni i giocatori a rischio). "La Madonna ci ha raccolti in preghiera - ha dichiarato Mons. D'Urso - facendoci vivere una bellissima esperienza preparata con l'Arcivescovo, Delegato per il Santuario di Pompei, Mons. Tommaso Caputo e condivisa con Don Pasquale Mocerino, Don Pietro Caggiano, Don Baldassarre Cuomo, le suore e il personale tutto del Santuario.
    La Madonna, maestra di vita spirituale, ha indicato a tutti il sentiero della disponibilità, testimoniando con gesti concreti di attenzione e solidarietà la sua generosità a Cana di Galilea a favore di due sposi in difficoltà e a Ain Karen per Zaccaria ed Elisabetta che attendevano tra mille difficoltà la nascita di Giovanni Battista. Sono sicuro che il gesto di preghiera e amore presentato ai piedi della Madonna a Pompei porterà i suoi frutti a vantaggio di tanti fratelli".(ANSA).
   

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