Per la prima volta in occasione della
Festa di San Matteo Apostolo, Patrono delle Fondazioni Antiusura
oltre duecento volontari insieme ad alcune vittime di usura e di
azzardo, alle persone, alle famiglie e ai rappresentanti di
imprese indebitate, si sono uniti nella preghiera contro l'usura
e l'azzardo e la conversione degli usurai a Pompei. Hanno
pregato con loro il Rosario "Contemplare con Maria il volto di
Cristo nei poveri, vittime dell'usura e dell'azzardo", guidato
dal Presidente della Consulta Antiusura Mons. Alberto D'Urso,
presso il Pontificio Santuario della Beata Vergine di Pompei,
anche gli avvocati, i commercialisti, i notai, gli ex bancari,
gli ex giocatori d'azzardo, che quotidianamente a titolo di
volontariato, prestano il loro servizio professionale nelle 29
Fondazioni riunite nella Consulta Nazionale Antiusura. E' stato
un momento di condivisione di esperienze, sofferenze e speranze
molto intenso dal punto di vista spirituale, ma anche umano. I
volontari e le tante persone che vivono nella povertà hanno
vissuto anche la conoscenza, la vicinanza e la solidarietà dei
cittadini e dei pellegrini della Basilica di Pompei che si sono
raccolti con loro nella preghiera. Il Rosario e la Santa Messa
sono stati animati dai volontari delle Fondazioni dell'Italia
centro-meridionale, di Napoli, Bari, Gaeta, Avellino,
Castellamare di Stabia, Matera e Foggia, in unione spirituale
con le altre Fondazioni italiane che hanno organizzato nei
territori analoghe iniziative .
Secondo i recenti dati in possesso delle Fondazioni Antiusura
in Italia, e non solo, oggi c'è un vistoso incremento di
vittime dell'usura e dell'azzardo (le famiglie in condizione di
povertà assoluta in Italia sono circa 2 milioni, quelle in
povertà relativa sono intorno ai 3 milioni e gli italiani
"malati" di azzardo sono circa 900 mila e 2 milioni i giocatori
a rischio). "La Madonna ci ha raccolti in preghiera - ha
dichiarato Mons. D'Urso - facendoci vivere una bellissima
esperienza preparata con l'Arcivescovo, Delegato per il
Santuario di Pompei, Mons. Tommaso Caputo e condivisa con Don
Pasquale Mocerino, Don Pietro Caggiano, Don Baldassarre Cuomo,
le suore e il personale tutto del Santuario.
La Madonna, maestra di vita spirituale, ha indicato a tutti il
sentiero della disponibilità, testimoniando con gesti concreti
di attenzione e solidarietà la sua generosità a Cana di Galilea
a favore di due sposi in difficoltà e a Ain Karen per Zaccaria
ed Elisabetta che attendevano tra mille difficoltà la nascita di
Giovanni Battista. Sono sicuro che il gesto di preghiera e
amore presentato ai piedi della Madonna a Pompei porterà i suoi
frutti a vantaggio di tanti fratelli".
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