Dalle Regioni

Municipio I, spegnere antenne su scuola

Emessa determinazione ma nonostante sentenza Tar apparati accesi

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 12 SET - Con in ritorno dei bambini sui banchi di scuola, si riapre, a colpi di ricorsi e di carte bollate, la guerra tra i genitori delle scuole materna ed elementare Cairoli e San Giuseppe e le compagni telefoniche Telecom, Vodafone e Wind che hanno istallato alcuni anni fa tre antenne per la telefonia a pochi metri dalla scuola Cairoli, nel quartiere Prati Trionfale, che rientra nel I Municipio. Dopo la sentenza del Tar del giugno scorso, che dà ragione ai genitori degli allievi, le antenne, come ha accertato l'Arpa nelle scorse settimane, sono rimaste accese. Il I Municipio ha quindi inviato ieri ai gestori delle compagnie telefoniche una ingiunzione a rimuovere o demolire le opere, dando loro 90 giorni per farlo. Le compagnie possono ovviamente presentare ricorso.
    "Spiace che l'amministrazione abbia atteso la sentenza del TAR per prendere atto di un problema che rappresenta anche una questione di salute pubblica - spiegano gli avvocati Antonio Talladira e Loredana Alcamo, che difendono i bambini e le loro famiglie, oltre ai residenti della zona - una volta acclarato che le antenne sono poste a meno di 100 metri da ben tre scuole, in violazione di un Regolamento comunale, da una amministrazione centrale guidata da una donna e da una mamma ci aspettavamo una maggiore sensibilità verso la salute dei bambini. Attendiamo la rimozione delle opere e che, qualora le compagnie non ottemperino, il Comune intervenga coattivamente demolendone come previsto dalla legge. Nel frattempo la Wind ci ha palesato la volontà di insistere nel volersi avvalere di quelle antenne nonostante il mancato rispetto dei 100 metri del Regolamento Comunale, appellando la sentenza del TAR. Siamo pronti a continuare la nostra battaglia al Consiglio di Stato augurandoci di dover combattere solo contro le compagnie telefoniche, che portato avanti il loro profitto, e non più contro l'amministrazione di Roma Capitale che deve rappresentare gli interessi della collettività". I genitori ne hanno anche per la presidente del I Municipio, Sabina Alfonsi. "Basterebbe che la presidente Alfonsi firmasse la revoca dell'autorizzazione alle compagnie telefoniche - dicono - ha tutti i poteri per farlo, anche visto che la sentenza del Tar dà ragione ai genitori e che c'è un evidente motivo di salute pubblica". Dal canto suo, il presidente della Commissione Scuola del I Municipio, Jacopo Scatà (Pd), esprime "grande soddisfazione per la decisione assunta dall'Ufficio tecnico del Municipio, che ringrazia vivamente. Finalmente, dopo anni di battaglie ed una sentenza favorevole del Tar - spiega Scatà - si vede la luce in fondo al tunnel". (ANSA).
   

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