Dalle Regioni

Procuratore Nola,legge ha bisogno di voi

A marcia legalità ad Acerra dedicata allo scomparso don Riboldi

Redazione Ansa

(ANSA) - ACERRA (NAPOLI), 23 MAR - ''Per far rispettare la legge ho bisogno anche di voi, aiutateci perché questo paese sia ancora più bello''. E' quanto ha affermato il procuratore della Repubblica di Nola (Napoli), Anna Maria Lucchetta, partecipando alla marcia della legalità organizzata dalla rete scolastica della legalità, svoltasi oggi ad Acerra (Napoli). Alla manifestazione, dedicata quest'anno al vescovo emerito della città, don Antonio Riboldi, morto lo scorso dicembre, hanno partecipato anche il sindaco Raffaele Lettieri, e l'attuale vescovo di Acerra, monsignor Antonio Di Donna. ''Oggi sono nel vostro territorio per far rispettare la legge - ha detto il procuratore - ma io ho bisogno anche di voi per farla rispettare. Ognuno deve fare la propria parte, anche se vogliamo un ambiente pulito. Quello che chiedo a voi è il rispetto e l'educazione. Lo ribadisco noi ci siamo, ci sono le Forze dell'Ordine. Ma anche voi aiutateci perché questo paese sia ancora più bello''. Il sindaco Lettieri ha sottolineato, invece, che ''la speranza nel futuro nasce dai ragazzi di questa città, e dalle persone di buona volontà che ogni giorno fanno il proprio dovere dalla parte dello Stato, dalla parte delle Istituzioni. Questa mattina non è stata una semplice passeggiata - ha aggiunto - ma abbiamo voluto testimoniare che noi non arretriamo di fronte alla criminalità, noi ci siamo. E oggi lo abbiamo gridato insieme, affinché chi ha intenzioni camorristiche stia lontano dalla nostra città''. Un lungo corteo di studenti, docenti, rappresentanti delle forze dell'ordine e dell'amministrazione comunale, ha attraversato le principali arterie cittadine. All'avvio della marcia c'è stato l'omaggio a don Riboldi e alla lapide dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. ''Mi fa piacere che abbiate dedicato questa marcia ad un testimone di Legalità - ha detto monsignor Di Donna - don Riboldi è stato il grande testimone, appassionato nell'educare i giovani alla giustizia. Don Riboldi partì proprio dai ragazzi e dalle scuole, quanto tutto il territorio campano era afflitto dal grande morbo della camorra, osò sfidarla. Bisogna tradurre nell'oggi l'essere alfiere di legalità, questo il compito che affido ai giovani''. (ANSA).
   

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