Dalle Regioni

Legalità: inaugurata mostra a Reggio

Presenti sindaco Falcomatà e referente Libera don Ennio Stamile

Redazione Ansa

(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 19 MAR - Rimarrà aperta almeno fino al 29 marzo la mostra illustrata dedicata alle vittime innocenti della 'ndrangheta, inaugurata questa sera a Reggio Calabria, a palazzo San Giorgio, sede del Comune, dal sindaco, Giuseppe Falcomatà, e dal referente regionale di Libera, don Ennio Stamile.
    La mostra riprende "il Diario della Memoria" della giornalista Luciana De Luca, pubblicato ogni mercoledì dal "Quotidiano del Sud".
    "Quella di oggi - ha detto don Ennio Stamile - non è una semplice mostra, ma un percorso attraverso la sofferenza e il dolore di questi uomini, di queste donne. Abbiamo voluto con forza raccontare queste storie. E sembrano non finire mai. Anche in questa città c'è qualcuno che sta cercando di farla tornare ad essere ciò che è stata in passato. Non lo permetteremo. Non lo permetteranno le forze dell'ordine, che stanno facendo un lavoro straordinario insieme alla magistratura. Non lo permetterà la politica, non lo permetterà Libera, non lo permetteranno i cittadini di questa città".
    "Quante ricchezza, quanta speranza, quanta bellezza c'è - ha commentato il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà - in questa galleria di palazzo San Giorgio. Un luogo che stasera riecheggia delle voci, delle urla di dolore, delle storie di tante persone che purtroppo sono vittime innocenti di mafia. La 'ndrangheta uccide tutti, bambini, grandi, giovani, vecchi, e quando non riesce ad ucciderci fisicamente, lo fa cercando di uccidere la nostra speranza, il nostro futuro".
    Falcomatà, condannando l'ennesimo attentato contro l'Amministrazione comunale, con l'incendio dell'ex emeroteca di via Palmi destinata ad un'associazione di assistenza a ragazzi down, ha annunciato un sit-in pubblico per i prossimi giorni davanti alla struttura danneggiata. "Affinché - ha detto il primo cittadino - anche in questa occasione la città dimostri da che parte sta. Sappiamo bene che la stragrande maggioranza dei reggini vuole camminare su un sentiero di legalità, di trasparenza e di rispetto delle regole. Però, se pensiamo che tutto questo possa avvenire stando comodamente seduti sul divano di casa, l'abbiamo data vinta a quei pochi che invece lavorano nell'ombra e provano a lanciare un messaggio di oscurità e di malaffare che spesso purtroppo emerge anche nella nostra città".
    (ANSA).
   

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