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Presidi a Mattarella, no alle impronte

Anp, è violazione privacy, 2.5 mln coinvolti. Pronti a ricorsi

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 14 MAG - L'associazione nazionale dei presidi ha scritto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella contro le impronte digitali previste dal Dl concretezza.
    "L'introduzione generalizzata di controlli biometrici per la verifica della presenza, sul posto di lavoro, di tutti i dipendenti pubblici contrattualizzati, con l'esclusione dei soli insegnanti, è una misura che presenta una massiva violazione della privacy - scrivono i dirigenti scolastici - in quanto coinvolge oltre 2milioni e mezzo di persone". Per i presidi si tratta di "una 'schedatura' di massa senza precedenti che non migliorerà la produttività delle amministrazioni pubbliche ma favorirà demotivazione e inefficienza. Per i dirigenti - scolastici e non - la misura è del tutto insensata: si tratta di personale senza orario di lavoro e la cui valutazione dipende solo dai risultati ottenuti. La conoscenza del tempo trascorso in ufficio, non ha nulla a che fare con la trasparenza". L'Anp non esclude il ricorso all'autorità giudiziaria.
   

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