Rubriche

Jesi intitola scuola a Paolo Borsellino

Salvatore Borsellino: 'qui le basi per sconfiggere la mafia'

Redazione Ansa

(ANSA) - JESI (ANCONA), 4 DIC - Una delle scuole più antiche della città di Jesi, la secondaria di primo grado già 'Duca Amedeo di Savoia', cambia nome e diventa un presidio di legalità ricordando, da oggi e in avvenire, la figura di Paolo Borsellino. Al magistrato assassinato nel luglio 1992 dalla mafia assieme ai cinque agenti di scorta è stato intitolato questo pomeriggio l'istituto al termine di due giornate di festa, che hanno coinvolto 850 studenti e due testimoni di eccellenza, il fratello Salvatore Borsellino, fondatore del movimento Agende Rosse, ed il giornalista Paolo Borrometi, sotto scorta per le sue inchieste sulla mafia. Oggi al palazzetto dello sport di Jesi, gli studenti hanno celebrato Paolo Borsellino con canti, lettere a lui dedicate e un flash mob in cui, stesi a terra come vittime di mafia, hanno composto le lettere del nome di Borsellino, chiedendo con grandi striscioni Verità e Giustizia.
    "Quella di Paolo - ha raccontato Salvatore - è stato un messaggio d'amore, non solo di coraggio, perché senza l'amore non avrebbe fatto le scelte che ha fatto sapendo che sarebbe stato ucciso dalla mafia. Sono 25 anni dalla sua morte, è tempo di combattere per la libertà e la giustizia calpestate da pezzi deviati dello Stato che hanno trattato con la mafia condannando Paolo a morte, e da magistrati che hanno permesso di occultare la verità". "Oggi - ha proseguito - vedo Paolo rivivere nelle acclamazioni dei ragazzi di Jesi; lo scrittore Gesualdo Bufalino diceva che la mafia potrà essere sconfitta da un esercito di maestri elementari, ed è la verità, qui si pongono le basi per sconfiggere un cancro che ha corroso la vita del nostro paese".
    "Voi non siete il futuro, ma il presente di questo paese e vi è affidata la responsabilità dell'oggi", ha detto il giornalista Paolo Borrometi ai giovani del palasport.
    Nel pomeriggio, Salvatore Borsellino e Maria Rita Fiordelmondo dirigente dell'istituto comprensivo Lotto e della scuola media, hanno inaugurato la nuova targa, alla presenza del prefetto di Ancona Antonio D'Acunto e del generale Angiolo Pellegrini che collaborò con Falcone e Borsellino. "La nuova intitolazione - ha detto la dirigente - giunge al termine di un lungo percorso sulla legalità intrapreso con Agende Rosse. E' un ideale passaggio di testimone dai vecchi ai nuovi eroi, magistrati giornalisti e testimoni di giustizia. Vogliamo mettere in cima alla nostra azione i principi di legalità correttezza e trasparenza per accompagnare i ragazzi nell'arduo compito di 'doverosamente andare contro corrente', come ha scritto uno di loro in un tema svolto a scuola". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it