(ANSA) - ROMA, 26 GEN - Per la prima volta un gruppo di
studenti ha assistito al momento più solenne della giustizia
italiana, l'inaugurazione dell'anno giudiziario in Cassazione:
lo ha fatto una classe del liceo classico Dante Alighieri di
Roma, grazie ad un'intesa tra Miur e Csm. E domani, in occasione
dell'inaugurazione dell'anno giudiziario nelle Corti di Appello,
un momento di riflessione sarà dedicato a due anniversari
importanti: i 70 anni della Costituzione e gli 80 anni
dall'emanazione delle 'leggi razziali'. E anche domani "per la
prima volta in ciascuna delle Corti ci si rivolgerà agli
studenti". Lo sottolinea il vicepresidente del Csm, Giovanni
Legnini, spiegando che in tutta Italia alla cerimonia sono state
invitate le scuole, con i ragazzi e i docenti.
"Nel 1938 - ha aggiunto Legnini -, il regime fascista abolì
le inaugurazioni dell'anno giudiziario nelle Corti di appello,
conservando unicamente la relazione del Procuratore Generale
della Cassazione. L'intento era chiaramente quello di recidere
il legame tra la società e la magistratura, che si voleva
gerarchizzata ed asservita al regime. Ebbene, ottanta anni dopo
il Consiglio Superiore della Magistratura si è speso affinchè,
per la prima volta, le inaugurazioni dell'anno giudiziario in
Cassazione ed in tutti i distretti, fossero aperte alla presenza
degli studenti, una direzione opposta e contraria, dunque,
rispetto a quella del ventennio fascista".
L'iniziativa avviene nell'ambito delle attività previste
dalla Carta di intenti sottoscritta a Palermo il 23 maggio 2015
tra il ministero dell'Istruzione, lo stesso Csm, la Dna, l'Anac
e Anm. Particolare sostegno è stato espresso dalla ministra
dell'Istruzione, Valeria Fedeli, che ha parlato di "segnale
forte" per le ragazze e i ragazzi di tutta Italia
"La Carta di intenti - ricorda Legnini - sottoscritta alla
presenza del Capo dello Stato e successivamente approvata
all'unanimità dal Plenum del Csm, contiene la volontà delle
Istituzioni aderenti di strutturare in modo più organico le
attività di collaborazione tra le scuole e la magistratura, con
la finalità di promuovere la cultura della legalità e della
giustizia e la conoscenza del lavoro quotidiano svolto dai
magistrati". Inoltre, rispetto all'anniversario dell'entrate in
vigore delle 'leggi razziali', il Csm è "impegnato con l'Unione
delle Comunità Ebraiche in diverse attività di studio,
formazione e informazione".
"L'apertura dell'Anno giudiziario presso le Corti d'Appello
offre, dunque - conclude Legnini - la possibilità di coinvolgere
le scuole e gli studenti proprio nel momento solenne di
resoconto e presentazione del lavoro delle Corti e degli Uffici
del Distretto ai magistrati, agli avvocati, alle altre
istituzioni ed ai cittadini".
"La collaborazione tra diversi soggetti educativi e
istituzionali è fondamentale - ha dichiarato la ministra Fedeli
- per dare un segnale forte riguardo alla necessità di
contrastare qualsiasi genere di discriminazione".
Sostenere la scuola nella formazione di cittadine e cittadini
attivi e partecipi, consapevoli dei loro diritti e dei loro
doveri, diffondere i valori della Costituzione, sono gli
obiettivi e i temi che si ritiene prioritario proporre per
l'anno scolastico 2017-2018. "La filiera del sapere è orientata
oggi a fare esercitare il pensiero che va in profondità e vince
la superficialità e la banalità del male. Continueremo a
lavorare per fare dell'Italia, dell'Europa e del mondo luoghi di
pace", ha concluso la ministra.
La classe scelta oggi per assistere alla cerimonia in
Cassazione, spiega Stefano, uno degli studenti, "partecipa ad un
progetto di alternanza scuola-lavoro con l'università di Tor
Vergata ed è impegnata anche nel progetto delle Nazioni Unite
denominato Mun, che simula le riunioni degli organismi
internazionali". Un gruppo di aspiranti giuristi e diplomatici.
Studenti ad apertura anno giudiziario
Legnini, momento riflessione Shoah e Carta.Fedeli, segnale forte