(ANSA) - ROMA, 7 APR - La metà delle aziende sanitarie non ha un
piano anticorruzione adeguato. L'analisi dei Piani
anticorruzione di tutte le aziende sanitarie condotta da RiSSC
rivela infatti che il 51,7% delle strutture non ha adottato dei
Piani anticorruzione adeguati. Le Regioni con la qualità media
dei Piani più bassa sono la Calabria e la Puglia. Questo quanto
emerge da alcuni dati che sono stati presentati nel corso della
Seconda Giornata Nazionale contro la Corruzione in Sanità. "I
rischi più frequenti individuati dai responsabili anti
corruzione delle Aziende sanitarie sono la violazione del
sistema di gestione delle liste d'attesa, la segnalazione di
decessi alle imprese funebri e i favoritismi verso i pazienti
che provengono dalla libera professione" spiega Lorenzo Segato,
direttore RiSSC e coordinatore della ricerca. "I rischi più
elevati di corruzione riguardano la possibile falsificazione
della sperimentazione clinica e l'iper prescrizione di farmaci",
aggiunge. La notizia positiva è però che il Sistema si sta
muovendo: secondo un'indagine condotta dal Censis sulla
percezione dei responsabili della prevenzione della corruzione
di 136 strutture il 96,3% delle aziende sanitarie ha già reso
disponibili dei sistemi di raccolta delle segnalazioni di
corruzione (whistleblowing) e il 44,4% lo ha fatto utilizzando
delle piattaforme informatiche. Inoltre, il 79,4% delle
strutture ha adottato i Patti di integrità, da sottoscrivere con
le aziende che partecipano agli appalti e il 90,4% ha intrapreso
percorsi di formazione rivolti al personale sui temi dell'etica
e della legalità. Sono proprio la formazione e la
sensibilizzazione dei dipendenti ad essere ritenute le misure
più efficaci per contrastare la corruzione dal 51,9% dei
responsabili della prevenzione, più dell'aumento dei controlli
sulle spese (45,0%) e sulle procedure di appalto (37,4%): solo
nelle Regioni del Sud i responsabili della prevenzione mettono
al primo posto i controlli sulle spese. (ANSA).
Metà aziende senza piano anti corruzione
Emerge da Giornata nazionale contro corruzione in sanità